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Pubblicato il: 9 Luglio 2024 | Aggiornato al: 9 Luglio 2024 | Tempo di lettura: 14,9 min | Parole: 2975 |

Il mondo del lavoro si trova ad affrontare una profonda trasformazione, spinta dall’innovazione tecnologica e dalle nuove esigenze. In questo scenario, il lavoro agile emerge come un paradigma rivoluzionario, capace di trasformare radicalmente il modo in cui il personale svolge il proprio lavoro.

Come può il lavoro agile influenzare il futuro dell’azienda?

  • Maggiore flessibilità e autonomia: Il lavoro agile permette al personale di organizzare il proprio lavoro in modo più flessibile e autonomo, gestendo il proprio tempo in modo più efficiente e conciliando meglio vita privata e professionale.
  • Collaborazione e lavoro di squadra: Il lavoro agile promuove la collaborazione e il lavoro di squadra tra i dipendenti, favorendo la condivisione di idee e competenze e migliorando l’efficacia del lavoro.
  • Benessere lavorativo: Il lavoro agile può contribuire a ridurre lo stress e il burnout del personale, creando un ambiente di lavoro più positivo e sereno.

In questo articolo, approfondiremo i seguenti aspetti del lavoro agile in azienda:

  1. Normativa: Quali sono le norme che regolano il lavoro agile? Come possono le aziende adeguarsi a queste normative?
  2. Strumenti: Quali sono gli strumenti digitali che possono essere utilizzati per implementare il lavoro agile? Come può il personale trarre il massimo vantaggio da questi strumenti?
  3. Sicurezza informatica: Quali sono i rischi per la sicurezza informatica connessi al lavoro agile?
  4. Protezione dei dati: Come possono le aziende garantire la conformità alle normative sulla protezione dei dati, come il GDPR, nel contesto del lavoro agile? Quali misure devono essere adottate per proteggere i dati personali dei dipendenti e dei clienti?
  5. Opportunità: Quali sono le opportunità offerte dal lavoro agile per migliorare il lavoro dei dipendenti? Come possono le aziende sfruttare queste opportunità per creare un ambiente di lavoro più innovativo e coinvolgente?

È importante sottolineare che il lavoro agile non è una soluzione miracolosa, ma uno strumento che può essere utilizzato per migliorare l’organizzazione del lavoro nell’ azienda.

Per implementare il lavoro agile in modo efficace, è necessario un impegno da parte di tutti gli attori coinvolti, a partire dall’amministrazione.

Con un’attenta pianificazione, una corretta implementazione, un’adeguata attenzione alla sicurezza informatica e una rigorosa protezione dei dati, il lavoro agile può contribuire a creare un’azienda più efficiente, innovativa, coinvolgente e sicura per tutti.

Normativa

Le norme che regolano il lavoro agile e da remoto

Il CCNL per il comparto specifico, quasi tutti i CCNL regolamento lavoro agile e lavoro da remoto, questo rappresenta un punto di riferimento fondamentale per comprendere i requisiti e le tutele per il personale che svolge le proprie mansioni in modalità agile o da remoto.

Oltre agli articoli del CCNL di riferimento, quasi sempre c’è la necessità anche di un accordo individuale tra lavoratore e datore di lavoro, nel quale vengono definiti i contenuti essenziali del rapporto di lavoro agile o da remoto, tra cui la durata dell’accordo, le modalità di esercizio del potere direttivo e di controllo, le modalità di accesso alle strumentazioni tecnologiche e i criteri di valutazione della prestazione lavorativa.

L’attuazione del lavoro agile e da remoto nelle aziende richiede un’attenta pianificazione, che devono adeguare la propria organizzazione e i propri regolamenti interni alle nuove disposizioni. È fondamentale garantire la sicurezza informatica dei dati sensibili e tutelare la tutela dei dati personali dei dipendenti, dei clienti e dei fornitori.

Oltre al CCNL, è importante consultare le disposizioni normative vigenti in materia di lavoro agile e da remoto, come la legge n. 190 del 2014 e il decreto-legge n. 135 del 2020.

La legge n. 190 del 2014, conosciuta anche come “Jobs Act”, ha introdotto per la prima volta il lavoro agile nel panorama legislativo italiano, definendolo come una “modalità di organizzazione del lavoro caratterizzata dall’esecuzione della prestazione lavorativa prevalentemente fuori dai locali aziendali attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici”. La legge ha inoltre stabilito i principi generali per l’attuazione del lavoro agile, tra cui la necessità di un accordo individuale tra lavoratore e datore di lavoro e la tutela dei diritti e delle prerogative del lavoratore.

Il decreto-legge n. 135 del 2020, noto come “Decreto Rilancio”, ha introdotto misure specifiche per favorire l’adozione del lavoro agile durante l’emergenza sanitaria da COVID-19. In particolare, il decreto ha semplificato le procedure per l’attivazione del lavoro agile e ha previsto la possibilità di svolgere la prestazione lavorativa in modalità da remoto per un periodo massimo di 12 mesi.

Queste normative, insieme al CCNL, delineano un quadro normativo complesso e articolato che regola il lavoro agile e da remoto. Le aziende sono chiamate a districarsi tra queste diverse fonti normative per individuare le disposizioni più applicabili alle proprie esigenze e per garantire il rispetto dei diritti e delle tutele dei dipendenti.

È importante sottolineare che la normativa sul lavoro agile e da remoto è in continua evoluzione. Le aziende devono quindi rimanere aggiornate sulle ultime novità legislative e sulle interpretazioni giurisprudenziali in materia per garantire una corretta applicazione delle norme vigenti.

Come le aziende possono adeguarsi alle normative vigenti

In primo luogo, è necessario prendere confidenza con le normative vigenti in materia di lavoro agile e da remoto. Ciò include lo studio del CCNL per il comparto di riferimento, della legge n. 190 del 2014 e del decreto-legge n. 135 del 2020. È fondamentale comprendere i diritti e i doveri di lavoratori e datori di lavoro in queste nuove modalità di lavoro, nonché le specifiche disposizioni che si applicano al proprio contesto.

In secondo luogo, le aziende devono elaborare un piano di attuazione che definisca le modalità di implementazione del lavoro agile e da remoto all’interno dell’azienda. In questa fase, è importante identificare i ruoli e le responsabilità del personale coinvolto, stabilire le procedure per la richiesta e l’approvazione del lavoro agile o da remoto, nonché definire i criteri per la valutazione della prestazione lavorativa.

Un aspetto fondamentale è quello di predisporre la strumentazione tecnologica necessaria per supportare il lavoro agile e da remoto. Ciò include la fornitura di dispositivi adeguati al personale, la messa a punto di piattaforme di comunicazione e collaborazione e l’implementazione di sistemi di sicurezza informatica per la protezione dei dati sensibili.

Parallelamente all’implementazione degli aspetti tecnici e organizzativi, è importante provvedere alla formazione del personale sulle nuove modalità di lavoro. La formazione deve essere mirata alle specifiche esigenze dei diversi ruoli lavorativi e deve coprire tematiche quali la gestione del tempo, la comunicazione efficace, la collaborazione a distanza e la tutela della salute e sicurezza.

Infine, è fondamentale monitorare costantemente l’impatto del lavoro agile e da remoto sull’organizzazione e sul benessere del personale. Attraverso feedback e valutazioni periodiche, è possibile identificare eventuali criticità e apportare i necessari correttivi per migliorare l’esperienza di tutti gli attori coinvolti.

Regolamenti

L’azienda deve dotarsi di una serie di regolamenti chiari e completi che definiscano le modalità di utilizzo degli strumenti informatici, delle piattaforme e del comodato d’uso da parte del personale e di eventuali soggetti esterni.

Regolamento per l’utilizzo delle piattaforme

  • Accesso alle piattaforme ed ai portali
  • Utilizzo responsabile delle credenziali
  • Protezione dei dati personali
  • Netiquette
  • Sanzioni in caso di inosservanza del regolamento

Regolamento per l’utilizzo degli strumenti informatici

  • Accesso agli strumenti informatici
  • Utilizzo responsabile degli strumenti informatici
  • Protezione dei dati personali
  • Sanzioni in caso di inosservanza del regolamento

Regolamento per il comodato d’uso

Lo sapevi che abbiamo già approfondito il comodato d’uso in passato?
Puoi leggere l’approfondimento a questo link:
https://clanto.it/consigli-dataprotection/comodato-duso-normativa-data-protection-e-furto/

  • Requisiti per il comodato d’uso
  • Consegna e ritiro dei dispositivi
  • Responsabilità in caso di danni o smarrimento dei dispositivi
  • Norme per l’utilizzo corretto dei dispositivi
  • Sanzioni in caso di inosservanza del regolamento

Perchè il comodato d’uso? Non possono usare il loro Computer a casa?

Mentre l’utilizzo di dispositivi personali per il lavoro agile o da remoto è ammesso, la scelta di fornire un PC in comodato d’uso offre numerosi vantaggi in termini di sicurezza, uniformità e riduzione dei costi.

Sicurezza:

  • Controllo e gestione centralizzati: Il GDPR impone al titolare del trattamento di adottare misure di sicurezza adeguate per proteggere i dati personali (art. 32 GDPR). La fornitura di dispositivi in comodato d’uso permette di implementare tali misure in modo centralizzato, garantendo un livello di protezione più elevato.
  • Protezione dei dati: Il GDPR impone al titolare del trattamento di separare i dati personali da quelli sensibili (art. 32 GDPR). I dispositivi in comodato d’uso possono essere configurati per garantire tale separazione, ad esempio mediante l’utilizzo di partizioni separate o di software di crittografia.
  • Conformità normativa: Il GDPR prevede sanzioni amministrative per il mancato rispetto delle sue disposizioni (art. 83 GDPR). La fornitura di dispositivi in comodato d’uso può aiutare l’azienda a minimizzare il rischio di tali sanzioni.

Uniformità:

  • Stesse caratteristiche e funzionalità: Il GDPR impone al titolare del trattamento di garantire che i trattamenti dei dati personali siano effettuati in modo da garantire i diritti e le libertà degli interessati (art. 5 GDPR). La fornitura di dispositivi con le stesse caratteristiche e funzionalità può facilitare il rispetto di tale principio, garantendo che tutti i dipendenti abbiano accesso alle stesse informazioni e possano trattarle nello stesso modo.
  • Compatibilità con i sistemi aziendali: I dispositivi in ​​comodato d’uso sono configurati per essere compatibili con i sistemi aziendali, semplificando l’accesso alle applicazioni e ai dati aziendali.
  • Facilitare la formazione e il supporto IT: La standardizzazione dei dispositivi facilita la formazione del personale e il supporto IT, riducendo i tempi di risoluzione dei problemi.

Sanzioni per l’utilizzo di dispositivi personali non adeguatamente protetti

  • Violazione dei dati: In caso di violazione dei dati personali, il GDPR prevede sanzioni amministrative per il titolare del trattamento che vanno da 20 milioni di euro o al 4% del fatturato mondiale annuo complessivo dell’anno precedente, a seconda di quale sia l’importo maggiore (art. 83 GDPR). L’utilizzo di dispositivi personali non adeguatamente protetti può aumentare il rischio di violazioni dei dati e, di conseguenza, esporre l’azienda a tali sanzioni.
  • Accesso non autorizzato: Il GDPR vieta il trattamento dei dati personali da parte di persone non autorizzate (art. 4 GDPR). L’utilizzo di dispositivi personali non adeguatamente protetti può facilitare l’accesso non autorizzato ai dati personali, esponendo l’azienda al rischio di sanzioni.

Strumenti digitali per implementare correttamente lavoro agile e da remoto

Computer: La base per un lavoro agile efficiente è un computer performante e affidabile. Che si tratti di laptop o desktop, i dispositivi devono essere dotati di processori potenti, memoria sufficiente e schermi ad alta risoluzione per garantire una produttività ottimale.

Piattaforma di coworking (Google Workspace, Microsoft 365, NextCloud ecc.): Una piattaforma di coworking virtuale offre uno spazio digitale condiviso dove gli utenti possono collaborare in tempo reale. Questa soluzione facilita la comunicazione, la condivisione di file e la gestione di progetti, favorendo un ambiente di lavoro dinamico e flessibile.

Software di sicurezza: La sicurezza informatica è fondamentale nel mondo del lavoro agile e da remoto. Un software di sicurezza completo, che includa antivirus, firewall e crittografia dei dati, è essenziale per proteggere i dispositivi e le informazioni sensibili da accessi non autorizzati e cyberminacce.

VPN: Una rete privata virtuale (VPN) crea un tunnel sicuro per la connessione a internet, garantendo la riservatezza dei dati e la protezione dell’anonimato online. Utilizzare una VPN è fondamentale quando ci si collega a internet da reti pubbliche o non sicure.

Software di accesso remoto: Per accedere in remoto ai dati e alle applicazioni aziendali, un software di accesso remoto è indispensabile. Questo strumento permette di lavorare da qualsiasi luogo con la stessa sicurezza e funzionalità come se ci si trovasse in ufficio.

L’implementazione di questi strumenti digitali, unitamente a politiche aziendali chiare e a una formazione adeguata del personale, permette alle aziende di abbracciare il lavoro agile e da remoto con successo, promuovendo flessibilità, produttività e collaborazione in un ambiente sicuro e innovativo.

Sicurezza Informatica

I rischi per la sicurezza informatica connessi al lavoro agile

L’adozione del lavoro agile, seppur ricca di benefici, apre le porte a nuove minacce informatiche. L’ampliamento degli accessi da remoto, l’utilizzo di dispositivi personali e la gestione di dati sensibili rendono l0azienda un bersaglio appetibile per i cybercriminali.

Tra i principali rischi per la sicurezza informatica nel lavoro agile troviamo:

  • Malware e phishing: Email di phishing, allegati infetti e siti web dannosi possono essere utilizzati per diffondere malware sui dispositivi degli utenti, rubare dati sensibili o prendere il controllo dei sistemi.
  • Attacchi ransomware: I cybercriminali possono criptare i dati e richiedere un riscatto per sbloccarli, creando un grave disagio e potenziali danni economici.
  • Accessi non autorizzati: Reti Wi-Fi non sicure, password deboli e controlli degli accessi inadeguati possono consentire a malintenzionati di accedere illegalmente ai sistemi e rubare dati o compromettere il funzionamento delle infrastrutture.
  • Perdita di dispositivi: Furti o smarrimenti di dispositivi contenenti dati sensibili possono esporre l’azienda a gravi violazioni della privacy e a rischi di furto d’identità.

Misure per la prevenzione di cyberattacchi

Per contrastare i rischi sopraccitati e tutelare la sicurezza informatica nel lavoro agile, è fondamentale implementare adeguate misure preventive:

  • Formazione e sensibilizzazione: Il personale deve essere formato sui rischi informatici e sulle buone pratiche per la sicurezza online, come la creazione di password sicure, il riconoscimento di email di phishing e l’utilizzo sicuro di internet.
  • Protezione dei dispositivi: Dispositivi utilizzati per il lavoro agile devono essere dotati di software antivirus e anti-malware aggiornati, firewall e sistemi di crittografia dei dati. L’installazione di software da fonti non sicure deve essere vietata.
  • Reti sicure: Reti Wi-Fi devono essere protette con password complesse e crittografia robusta. L’accesso alle reti da remoto deve essere controllato e limitato ai soli utenti autorizzati.
  • Backup regolari: Dati sensibili devono essere sottoposti a backup regolari e conservati in modo sicuro, sia in locale che in cloud.
  • Policy di sicurezza chiare: L’organizzazione deve definire e comunicare policy di sicurezza chiare che regolino l’utilizzo dei dispositivi, la gestione delle password e l’accesso ai dati.
  • Monitoraggio e risposta agli incidenti: È importante implementare sistemi di monitoraggio per identificare prontamente eventuali minacce informatiche e attivare rapidamente le procedure di risposta agli incidenti.

L’implementazione di queste misure preventive, unitamente a un approccio proattivo e consapevole, permette alle aziende di ridurre significativamente i rischi per la sicurezza informatica nel lavoro agile e proteggere i dati sensibili.

Protezione dei Dati

Garantire la conformità alle normative sulla protezione dei dati (GDPR)

L’adozione del lavoro agile comporta la gestione di una grande quantità di dati sensibili, tra cui dati personali di dipendenti, fornitori e clienti. In questo contesto, è fondamentale garantire la conformità alle normative sulla protezione dei dati, in particolare il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).

Per il lavoro agile è indispensabile, oltre agli altri obblighi da rispettare in relazione al GDPR:

  • Effettuare una mappatura dei dati: È necessario identificare tutti i dati personali trattati, la loro ubicazione, le modalità di trattamento e le finalità per cui sono utilizzati.
  • Adottare misure di sicurezza adeguate: Le aziende devono implementare misure tecniche e organizzative adeguate per proteggere i dati personali da accessi non autorizzati, alterazioni, perdita o distruzione.
  • Formare il personale: Il personale deve essere formato sui principi della protezione dei dati e sulle modalità di trattamento dei dati personali in conformità al GDPR.

Proteggere i dati personali degli studenti e del personale

Oltre a rispettare le normative sulla protezione dei dati, le aziende hanno la responsabilità di proteggere i dati personali di clienti e fornitori da accessi non autorizzati, utilizzi illeciti o divulgazioni accidentali.

Alcune importanti misure per la protezione dei dati includono:

  • Limitare l’accesso ai dati: Solo il personale autorizzato dovrebbe avere accesso ai dati personali. L’accesso ai dati deve essere concesso in base al principio del “need-to-know”, ovvero solo per le finalità strettamente necessarie per lo svolgimento delle proprie mansioni.
  • Utilizzare password sicure: Tutti gli account utente devono essere protetti da password complesse e univoche. L’utilizzo di password condivise o facilmente intuibili deve essere vietato.
  • Crittografare i dati sensibili: I dati sensibili, come le password e i dati finanziari, devono essere sempre crittografati sia in fase di trasmissione che in fase di archiviazione.
  • Smaltire correttamente i dati: I dati personali non più necessari devono essere smaltiti in modo sicuro per evitare che cadano in mani sbagliate.

L’adozione di queste misure, unitamente a una cultura della sicurezza dei dati, permette di tutelare i dati personali e di prevenire potenziali violazioni della privacy.

Opportunità

Il lavoro agile non si configura solo come una modalità di lavoro alternativa, ma apre un ventaglio di opportunità per migliorare il lavoro del personale, creare un ambiente di apprendimento più innovativo e coinvolgente e, in definitiva, per il miglioramento in generale.

Il lavoro agile offre al personale una serie di vantaggi che si traducono in un miglioramento del benessere lavorativo, della produttività e dell’efficienza. Ecco alcuni esempi concreti:

  • Flessibilità lavorativa: La possibilità di lavorare da remoto o in orari flessibili permette al personale di conciliare meglio vita privata e lavoro, riducendo lo stress e aumentando la soddisfazione lavorativa.
  • Aumento della produttività: Un lavoro più organizzato e flessibile, grazie agli strumenti digitali, può portare ad un aumento della produttività e dell’efficienza.
  • Migliore equilibrio tra vita lavorativa e privata: La flessibilità lavorativa permette al personale di dedicare più tempo alla famiglia, agli hobby e al proprio benessere psicofisico, con effetti positivi sulla salute e sulla motivazione.
  • Maggiore autonomia e responsabilizzazione: Il lavoro agile favorisce l’autonomia e la responsabilizzazione del personale, che è chiamato a gestire il proprio tempo e le proprie attività in modo più indipendente.
  • Riduzione degli spostamenti: Lavorare da remoto significa ridurre gli spostamenti casa-ufficio, con un risparmio di tempo e denaro e un minor impatto ambientale.

Riferimenti

Legge n. 190 del 2014 (“Jobs Act”)

  • Articolo 1: Definizione del lavoro agile
  • Articolo 2: Accordo individuale per il lavoro agile
  • Articolo 3: Contenuto dell’accordo individuale
  • Articolo 4: Tutele del lavoratore agile
  • Articolo 5: Modalità di esercizio del potere direttivo e di controllo
  • Articolo 6: Accesso alle strumentazioni tecnologiche
  • Articolo 7: Valutazione della prestazione lavorativa
  • Articolo 8: Sanzioni

Decreto-legge n. 135 del 2020 (“Decreto Rilancio”)

  • Articolo 26: Misure urgenti in materia di lavoro agile e semplificazione degli adempimenti amministrativi
  • Articolo 26-bis: Lavoro agile per i lavoratori fragili e i lavoratori con figli minori di anni quattordici
  • Articolo 90: Misure urgenti in materia di lavoro agile e semplificazione degli adempimenti amministrativi
  • Articolo 90-bis: Disposizioni in materia di lavoro agile per i lavoratori del settore privato
  • Articolo 90-ter: Disposizioni in materia di lavoro agile per i lavoratori del settore pubblico

GDPR

  • Articolo 5: Principi di trattamento
  • Articolo 32: Sicurezza del trattamento
  • Articolo 83: Sanzioni
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Antonio Esposito
Scritto da : Antonio Esposito

L'Hacker Etico che fa tremare i Server e nessuno vuole tra i piedi, guida la sua squadra di nerds nella lotta contro i cyber-cattivi. Armato delle sue fidate IA e di codice Open Source affronta le minacce del cyberspazio con coraggio, anche quando il suo PC emette suoni misteriosi e schermate blu. Nelle ore silenziose della notte, il cyberspazio diventa il suo regno, e il sonno diventa solo un'altra variabile da ottimizzare.

Lavoro Agile e Lavoro a Distanza: Opportunità e Consigli per il Successo
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